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Coronavirus, in aumento i parti Covid all'ospedale di Terni “rafforzata l’attenzione per la sicurezza del percorso nascita”

Secondo i dati forniti dal 1 gennaio al 21 febbraio 2022 al Santa Maria hanno partorito 140 donne, di cui undici con test positivo al SARS-Cov 2

Un aumento dei casi di positività al Coronavirus, tra le partorienti, da inizio del nuovo anno. È quanto appurato dall’Azienda ospedaliera ternana, a seguito dell’elevata diffusività della variante Omicron. Per cui si è reso necessario un rafforzamento dell’attenzione per la sicurezza del percorso nascita, in ogni suo aspetto.  

Secondo i dati forniti, dal 1 gennaio al 21 febbraio 2022, al Santa Maria hanno partorito 140 donne, di cui undici con test positivo al SARS-Cov 2. Particolarmente rilevante la quota, in costante aumento, di donne vaccinate durante la gravidanza che ha contribuito a limitare a un solo caso la presenza di sintomatologia respiratoria. In questo ambito, il dottor Giuseppe De Masi referente di Anestesia in ostetricia e ginecologia dell’Azienda ospedaliera, ha ricevuto un nuovo incarico, entrando nel board dell’area Ostetrica e perinatale della SIAARTI ossi la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva. Dal 1934 si occupa in particolare del rafforzamento costante del connubio tra attività clinica e ricerca, per migliorare le linee guida e i protocolli terapeutici, facilitando il confronto e la discussione tra migliaia di Anestesisti-Rianimatori.

Un riconoscimento che valorizza così tutte le professionalità coordinate dalla dottoressa Rita Commissari, direttore f.f. del reparto di Anestesia e Rianimazione. Del team del dottor De Masi fanno parte le dottoresse Marta Casali, Silvia Ferialla, Annalisa Bizzarri e il dottor Andrea Colasanti. “Un nuovo riconoscimento di livello nazionale - spiega il direttore sanitario Alessandra Ascani - per i professionisti del Santa Maria. L’incarico assegnato al dottor De Masi valorizza e accresce ulteriormente il livello della qualità dei servizi sanitari, anche in un periodo di estrema difficoltà come quello attuale, per via della situazione pandemica”.