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Imprenditrice inaugura nuova attività: “Il Covid ha massacrato il nostro comparto. Mi rimetto in gioco seguendo la passione di una vita”

Il racconto di Maria Letizia Garofalo: “Sacrifici e sostegno dalle persone che mi vogliono bene. Spero venga premiata la buona volontà”

foto di repertorio

Tre lettere O che rappresentano gli stili della danza ed evocano dei cicli infiniti. Dalla scorsa settimana l’imprenditrice e professionista Maria Letizia Garofalo ha inaugurato una nuova scuola a Narni Scalo, denominandola Flooor. Una passione infinita che nasce da piccolina, all’età di cinque anni, seguendo la sua maestra. Da lì è proseguito il cammino fino a diventare insegnante e lavorando in un’arte che si connota per espressione, disciplina, creatività e movimento.

Alla redazione di www.ternitoday.it racconta il suo percorso professionale, antecedente all’inaugurazione della scuola di danza: “Grazie al percorso di studi completato, sono riuscita a diventare insegnante. Ho lavorato per dodici anni a Terni, negli ultimi due gestendo un complesso con una collega, per poi proseguire su un’altra strada. A me piaceva lavorare in team pertanto mai avrei pensato di aprire una struttura tutta per me. Avendo conseguito la laurea in scienza della formazione c’è stata l’opportunità di stare a contatto con i bambini, insegnando in un plesso per l’infanzia. A loro ho fornito una mia visione della disciplina e seguendo il corso di formazione di giocodanza, dove si abbina anche l’aspetto pedagogico, sono cresciuta ulteriormente a livello professionale”.   

La scelta di puntare su Narni Scalo: “Dove sono nata e cresciuta ed è presente l’attività di mia madre da sessant’anni. Con un po' di sacrifici alle spalle e il supporto delle persone che mi vogliono bene eccomi qui a parlare della mia nuova attività. Rispetto a Terni la concorrenza è minore ed altrettanto maggiore la tranquillità in cui è possibile operare. Ho pensato ad una scuola dove studiare classica, modern, hip hop, abbinando vari stili, ed accogliendo i bambini anche nel giocodanza. Lavoriamo anche con gli adulti mettendo a disposizione ulteriori corsi di pilates e ginnastica dolce. Disponiamo di una sala molto ampia ed una più piccola per i corsi di ‘nicchia”. I collaboratori di Maria Letizia sono Valerio Ceccarelli, Edoardo Casavecchia, Alessia Tasca, Annalisa Fichino e Marta Forbicioni: “Ognuno di loro annovera specializzazioni e professionalità settoriali”.

Una necessità che parte da sé stessa ma non solo: “Ho percepito questo bisogno nel territorio poiché, chi non vuole andare in palestra, cerca un posto pratico, comodo, strutturato e dedicato. Un luogo familiare e fruibile”. Quale il tuo concetto di danza: “Un qualcosa che deve piacere altrimenti è inutile provare. Ad esempio ho trovato la mia strada poiché detengo una rigidità mentale, peculiarità della danza classica. C’è chi insegna modern per la propria creatività, chi hip hop poiché sa muoversi bene. Tutto ciò consente ad ognuno di esprimersi, attraverso questa arte così variegata”.

Il rapporto con i bimbi: “Cerchiamo di indicare un percorso da seguire, partendo da ciò che si è. Giusto trattarli come persone e non come pupazzi. Durante le lezioni faccio un qualcosa a cui posso trasmettere dei messaggi. Vanno sicuramente stimolati poiché sanno recepire e diffondere feedback positivi. Su alcuni dettagli se la cavano da soli in modo egregio e dargli delle piccole responsabilità è davvero gratificante”. Le soddisfazioni più grandi ricevute?: “Vedere che sorridono e ti seguono. La maestra è sempre un punto di riferimento e la difficoltà più grande è quella di non deluderli mai”.

Il periodo non è dei migliori, dal punto di vista prettamente economico: “Se non aprivo quest’anno non lo avrei più fatto. Il covid ha massacrato il nostro comparto, poiché le attività sono state sospese per mesi. La piazza di Narni Scalo si sta sviluppando tantissimo. Pertanto ho deciso di rimettermi in gioco seguendo la passione di una vita. Spero – conclude con un sorriso Maria Letizia – venga premiata la buona volontà”.