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San Gemini, Giostra dell’Arme, si dimette il presidente Enrico Candelori

Al suo posto Anna Maria Camilli. Dimissioni anche da parte di diversi consiglieri

San Gemini, Giostra dell'Arme

Scossoni e dimissioni nell’Ente Giostra dell’Arme di San Gemini. A lasciare, oltre a diversi consiglieri, anche il presidente Enrico Candelori. Al suo posto il suo vice Anna Maria Camilli.  A renderlo noto sabato, al termine della riunione di consiglio di venerdì, è Furio Benedetti.

“Doveva essere una riunione di consiglio nella quale mettere a punto le tante cose da fare per il nuovo anno - si legge nella nota - ed invece quella di venerdì scorso si è trasformata in un vero e proprio terremoto. Prima l’annuncio delle dimissioni di un consigliere che sono state formalmente respinte. Poi una serie di interventi tutti diretti ad evidenziare per l’edizione dello scorso anno le gravi carenze di coordinamento e comunicazione fra i vari gruppi di lavoro dell’ Ente Giostra”. 

“Questo avrebbe causato - continua Benedetti - il venir meno del rapporto fiduciario fra il presidente, Enrico Candelori, ed i consiglieri. Preso atto di ciò al presidente non è rimasto altro da fare che rassegnare immediatamente le proprie dimissioni irrevocabili alla presenza del sindaco e dell’assessore con delega ai rapporti con l’Ente Giostra. Ora si dovrà procedere alla sostituzione del presidente nominando alla carica il suo vice, Anna Maria Camilli, e si dovrà ricomporre il consiglio sostituendo i consiglieri dimissionari. Per questi adempimenti si dovrà attendere la prossima riunione che sarà fissata a breve. Nel frattempo però si è chiusa anticipatamente l’esperienza di Candelori alla guida dell’ Ente. Avrebbe terminato il suo mandato alla scadenza triennale del 2024. Certamente il clima di sfiducia che si è venuto a creare in Consiglio può avere varie cause ma la principale va individuata nella lunga e tormentata vicenda del rifacimento della pista su cui si corre la Giostra”. 

“Una vicenda - conclude - gestita in modi e tempi che hanno suscitato critiche sia prima che dopo le prove e la gara. Sarà ora il nuovo presidente che dovrà in tempi rapidi chiudere il capitolo pista e ricostruire un clima più sereno fra le varie componenti del consiglio. Compito non facile in poco più di un anno di lavoro”. 


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