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Ternana, via libera alla dichiarazione di pubblico interesse. Gli antagonisti ed il dibattito: “Ora il sindaco indossi la maglia della città”

Lungo dibattito in sede di consiglio comunale. Finisce l’iter a livello amministrativo: palla al preponente che potrà presentare il progetto definitivo dopo l’ok da Palazzo Spada

foto di repertorio

Un primo quanto significativo passo è stato compiuto. Il consiglio comunale, recependo la delibera di giunta ed il successivo parere della commissione consiliare preposta, ha dato parevole favorevole alla dichiarazione di pubblico interesse concernente il progetto stadio Libero Liberati. Ventotto i voti a favore, tre astensioni dal gruppo Uniti per Terni ed un’assenza.  

Il sindaco Leonardo Latini, ha presentato la delibera, ricordando tutti gli step antecedenti al dibattito in sede assembleare: “Affrontiamo un tema di rilevante interesse. Parliamo di un’opera importante, in primo luogo perché il Liberati si trova in uno stato di obsolescenza, nonostante tutti siamo affezionati all’impianto. L’adeguamento della vecchia struttura sarebbe antieconomico. Inoltre il prossimo anno andrà in scadenza la convenzione per la gestione dello stadio. Potrebbe comportare ulteriori oneri di carattere economico/finanziario. Sarebbe vantaggioso evitare il tutto, anche per lo stato in cui versano le casse comunali. In secondo luogo tale progetto comporterebbe un rilancio del territorio, elemento che andrebbe a comporre un mosaico unico nel suo genere, ricordando anche il cantiere del PalaTerni e le piscine. Attrattore formidabile per caratteristiche, collocazione, punto di forza fondamentale per lo sviluppo della nostra città”. L’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati ha aggiunto: “Tutti i pareri e prescrizioni, in sede di conferenza dei servizi preliminare, dovranno essere acquisiti dal preponente in sede di presentazione del progetto definitivo”.

Gli interventi

Il consigliere Valdimiro Orsini di Uniti per Terni ha affermato: “Si dibatte di questo progetto molto discusso in città. Se ne parlerà anche nel prossimo futuro. Tale progetto, se realizzato, dota il capoluogo di uno stadio all’altezza dei tempi. Si riqualificherà l’intera area, idea già avanzata dalle precedenti amministrazioni. In base alla legge nasce la proposta in condizioni di equilibrio economico finanziario, facendo emergere l’interesse pubblico che privato (commerciale e clinica ndr) attraverso la concessione per trentatré anni. La questione della clinica è dirimente. A mio avviso, leggendo lo studio di fattibilità economica, vanno fatti degli approfondimenti poiché emergono delle criticità soprattutto per la previsione degli interventi in termini di verde pubblico. Inoltre sono previste ulteriori strutture commerciali, in una zona che già ne prevede altre. Infine il tema dell’Imu che necessita una verifica approfondita”. È stata la volta di Emanuele Fiorini (Misto): “Lo stadio verrà costruito solo se avrà la convenzione per la clinica. Tutti i consiglieri vogliono lo stadio. Tuttavia non possiamo illudere i cittadini. Se il nodo della convenzione non viene sciolto stiamo parlando di aria fritta”. Il capogruppo di Senso Civico Alessandro Gentiletti: “Un tema sentissimo. I cittadini ci chiedono se è finita la sudditanza nei confronti di Perugia. Al momento non lo vedo tale scenario. Il comune mette semplicemente un sigillo. Non stiamo assicurando che ci sarà un nuovo stadio. Votando la delibera si avvia meramente un iter. Senza un impegno politico chiaro della regione, appare uno specchietto per allodole. L’amministrazione deve esporsi in tal senso altrimenti, se questo progetto fallirà, la colpa sarà soltanto di chi detiene le maggioranze per deliberare. L’assessore si deve impegnare con il sindaco ad onorare tutti gli impegni di spesa e bilancio. Non è pensabile espletare il compitino per poi lavarsi le mani, in previsione futura. Occorre anteporre gli interessi della città a quelli personali, rivendicandoli in sede regionale”.

La consigliera Patrizia Braghiroli (Fratelli d’Italia): “Approviamo un pubblico interesse sotto gli occhi di tutti. Valorizziamo il patrimonio comunale, riqualifichiamo un’area di proprietà municipale. Inoltre riorganizziamo viabilità e mobilità. Sicuramente è un punto critico, come lo era per il PalaTerni. Nel progetto di fattibilità c’è un articolo che parla dei flussi di traffico i quali verranno approfonditi nella fase successiva (progetto definitivo ndr) sulla base dei pareri acquisiti. Sono sicura che troveremo la soluzione anche per il tema clinica. Un progetto che porterà il meglio per i cittadini”. Il capogruppo Michele Rossi (Terni Civica): “Tale progetto rinnova entusiasmo e motivazioni sopite da tempo. Il procedimento instradato è corretto. Bene ha fatto l’amministrazione a procedere in modo spedito, per non farsi sfuggire questa significativa opportunità per la città, direi unica. Un intervento che riqualifica più di dieci ettari, di proprietà comunale. Inoltre porta numerosi posti di lavoro che ne conseguono. Una sfida che deve essere sostenuta in modo corale. Dobbiamo far comprendere ai prossimi tavoli che la città, almeno questa volta, sarà unita”. Il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti ha ricordato: “L’amministrazione comunale deve fare ciò che dice la legge. Tutto ciò è avvenuto in modo impeccabile. Una questione che ha destato forte interesse. Il nostro territorio era in fase di stallo da almeno un paio di decenni. Dopo tanto immobilismo finalmente, da circa due anni e mezzo, la città sta ripartendo. In tal senso quando i privati sviluppano delle iniziative è giusto prestare attenzione, nei perimetri normativi precisi”. La consigliera di Uniti per Terni Anna Maria Leonelli: “Nonostante sia un bellissimo progetto vedo delle criticità. Non noto lo sviluppo di aree verdi. Inoltre la questione delle aree commerciali. Non pagando nessuna tassa non si aiuta il piccolo commercio il quale invece dovrebbe essere supportato ed incentivato.”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Cecconelli: “Sia parte dei vari settori dell’amministrazione che gli enti hanno dato il loro contributo, oltre al parere favorevole. Un aspetto molto importante. Il nostro compito non deve finire qua, forse i nostri antagonisti li troveremo più in ambito geografico che politico. Ecco perché è necessario trovare unità. Il vero tema è quello della clinica, non possiamo nasconderci. Non si prevede un accreditamento a monte, deve essere meritato sul campo. Forse questo è l’aspetto preponderante, poiché non sussiste alcuna forzatura della procedura”. In sequenza Paolo Angeletti di Terni Immagina: “Stiamo parlando di uno studio di fattibilità. Un primo passo che prevede impegni, scelte in ottica futura”. Successivamente il capogruppo del Pd Francesco Filipponi: “Non ci vogliamo sottrarre, anzi vogliamo dare un contributo fattivo, utile alla cittadinanza. Tutto ciò, riqualificazione e studio di fattibilità, è una grande sfida per l’intera città. Dovrà passare per la presentazione di un progetto definitivo e per la conferenza decisoria, a livello regionale, che durerà 180 giorni. L’obiettivo è piuttosto ambizioso ed importante ovvero riqualificare una parte consistente della città. Rispetto al complesso iter occorre tenere a mente il contenuto dei tredici pareri su diciotto oltre alle prescrizioni richieste. Chiediamo alla giunta comunale, maggioranza di farsi sentire in regione. Potrebbe essere una chiave di volta per il futuro”.

Essendo un tema piuttosto sentito tutti i gruppi consiliari si sono espressi. In tal senso Lucia Dominici di Forza Italia: “Stiamo parlando prontamente di questo tema. Un progetto vettore di sviluppo dove il cittadino potrà toccare con mano lo stadio. Un’opera di circa 25 milioni di euro che sarà del comune. Non sono passati i novanta giorni previsti che ne stiamo già parlando in consiglio comunale, questi sono i fatti. L’amministrazione sta dimostrando che la sua parte l’ha fatta, la sta facendo e piuttosto bene. Mi fa piacere anche sentir parlare di riequilibrio, non attuato per tanti anni”. Poi Doriana Musacchi (Gruppo Misto): “Ho creduto sempre in questo progetto sin dall’inizio, presentando un atto a luglio. Mi sono impegnata per una raccolta di firme, solo io ne ho raccolte mille. È stato fatto tutto ciò che era necessario, rispettando le procedure. C’è sempre questo problema della clinica che emerge. Ho sempre dimostrato il mio ottimismo. Grazie all’inserimento dell’Otar, organo accreditante, ci sarà maggiore attenzione anche per l’accreditamento”.

Il consigliere Luca Simonetti (Movimento Cinque Stelle): “Andare appresso alle folle, come accaduto in passato, ha portato all’apertura di un inceneritore. Quindi il dialogo come è il dibattito è sacrosanto. Stiamo dando un mandato pieno al sindaco. Il primo cittadino deve indossare la maglia della città e giocare la partita a Perugia. Questa operazione non rafforza la città ma tutta la regione, non si tratta di un derby”. Federico Cini (Lega), rispondendo a Luca Simonetti sulla questione della casacca, ha osservato: “La Lega amministra per gli interessi di ogni singola comunità, quindi rassicuro tutti. Chiaro che oggi siamo chiamati a concludere la prima parte dell’iter. È altrettanto lampante che da domani continueremo a perorare gli interessi di Terni. Dobbiamo lavorare tutti insieme per tutelare gli interessi della città”. Monia Santini di Fratelli d’Italia: “Abbiamo una grande opportunità lavorando su questo progetto nei panni degli assessori di competenza e votando l’interesse pubblico, prendendoci le dovute responsabilità. Stiamo creando un precedente che, probabilmente, non accadeva da anni. Nella fattispecie dare lustro all’imprenditoria privata dopo che, in passato, i progetti dei privati venivano bocciati poiché erano privati”.

Del Movimento Cinque Stelle è intervenuta dapprima Valentina Pococacio: “Questa maggioranza non ha ben capito i rapporti di forza. Su alcune tematiche è normale firmare atti politici con gli altri gruppi. Sarebbe giusto essere più corretti. Se la città deve mostrarsi unita è giusto metterci la faccia tutti e noi lo stiamo facendo. A me sembra che chi ha più paura sia la maggioranza, di questo iter, in previsione futura”. Inoltre Claudio Fiorelli: “Sulle grandi questioni ci siamo e diamo il nostro apporto. Ricordo che l’interlocutore con la regione, una volta dichiarato l’interesse pubblico, non sarà Bandecchi ma il sindaco. Qui vedremo su quanto Terni conterà. Le sfide saranno altre poiché al progetto stadio è collegato quello della clinica. Ho percepito segnali negativi dalla regione. Qualcuno ha iniziato a mettere le mani avanti, aprendosi un paracadute. Spero di sbagliarmi”. Infine Federico Pasculli: “Spero si plachi la discussione su questo argomento. Sotto certi punti di vista si era aperta anche la caccia a presunti traditori. È dunque palese che su temi come questi siamo tutti d’accordo. Diamo la nostra fiducia, ora la palla passa al sindaco che antepone la sua credibilità”.

Grande soddisfazione per tutto il gruppo consiliare della Lega: "“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Terni, della dichiarazione di pubblica utilità per il nuovo stadio. Un’ opera importante ed imponente - affermano i leghisti- che riqualificherà la città sotto tanti punti di vista, un progetto, che non ha eguali in Italia centrale, e che classificherà Terni nell’olimpo nazionale per quanto riguarda l’attrattività.

Questa struttura consentirà ai cittadini di poter fruire di un’area molto vasta dedicata al terziario, al commercio, allo sport e all’intrattenimento, e sarà un volano per l’economia di tutto il comprensorio. Terni - aggiungono- potrà finalmente essere qualificata come città del benessere, una città dove tutto è a portata di mano con servizi efficienti e funzionali, con un’ ottima qualità della vita. La realizzazione di questa opera accende un faro su tutta la nostra provincia, che dopo anni di sudditanza verso il capoluogo regionale, imposta dall’amministrazione della sinistra e dalla sua politica a senso unico, ci fa tornare protagonisti. Il centrodestra al governo - continua la nota della Lega - non vuole un Umbria a due velocità, auspichiamo pari dignità per le due province e per tutte le aree di questa regione e le azioni che stiamo portando avanti ne sono una testimonianza tangibile.

Dopo anni di buio - concludono dal carroccio- è tornata la luce, spetta a noi essere protagonisti di questo tempo, e non possiamo perdere il treno per la valorizzazione della nostra Terni. È una grande sfida che questa maggioranza ha intenzione di vincere”.