Attualità

Truffe via Sms, ancora un caso a Orvieto. La polizia mette in guardia dai tentativi di frode relativi a falsi servizi Inps

Proseguono le truffe online e ancora una volta via Sms. L'ultima denuncia arriva da una donna di Orvieto che ha ricevuto un messaggio da un falso servizio erogato dall'istituto nazionale di previdenza

Una nuova ondata di messaggi truffa mascherati da falsi servizi dell'Inps. L'ultima denuncia arriva da Orvieto e sta mettendo in guardia la polizia di Stato: "Il cosiddetto fenomeno dello “smishing” o SMS fishing - si legge in una nota - è già stato oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine. In questo particolare periodo dell’anno, però, i truffatori hanno escogitato un sistema molto efficace per fare leva sulla disperazione delle persone che stanno aspettando da mesi i sussidi di disoccupazione o gli importi della cassa integrazione “Covid” che l’Inps in alcuni casi deve ancora corrispondere.

Gli operatori della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto hanno potuto individuare tale tipo di truffa grazie alla solerzia di una cittadina orvietana che, vistasi recapitare l’Sms in questione, si è subito rivolta alle forze dell’ordine, sottolineando quanto sia fondamentale la cooperazione tra la società civile e la Polizia".

Gli agenti spiegano, poi, alcuni particolari relativi ai messaggi truffa, e chiede di fare attenzione alle lettere e alla punteggiatura della sigla dell'ente previdenziale: "L’Sms che gli utenti si vedono recapitare è emesso da “I.N.P.S”: si può notare già da subito la non genuinità della fonte, visto che nella S manca il punto, presente invece nelle altre lettere I, N e P. Il messaggio avverte che è stato effettuato un bonifico da parte dell’I.N.P.S. e invita a cliccare su un link. Il link in questione apre una pagina dove sono presenti i siti delle principali banche italiane.

L’utente, in attesa da mesi dell’agognato pagamento, qualora avesse un conto acceso in una di queste banche, sarà invitato a entrare con le proprie credenziali, che verranno visualizzate anche da chi ha inviato il messaggio (contenente con ogni probabilità un virus del tipo “trojan”). A questo punto l’autore della truffa sarà autorizzato a trasferire i fondi sul proprio conto corrente e i malcapitati si vedranno svuotare i propri".

Quinsi, l'invito "a non dare seguito al contenuto di tali messaggi e a rivolgersi direttamente alle proprie filiali per verificare se effettivamente sono presenti bonifici da parte dell’Inps.". 


Si parla di