Sono trascorsi oltre tre anni, dall’esperimento effettuato in via Romagna. Ci recammo infatti poco prima della rotatoria con immissione in via Piermatti, per fare una doppia rilevazione ‘campione’, in due distinti orari della giornata. Il motivo? Le segnalazioni giunte alla nostra redazione di www.ternitoday.it per la notevole quantità di traffico, soprattutto nelle cosiddette ‘ore di punta’. A distanza di oltre mille giorni la situazione non è mutata, anzi.

Il capogruppo della Lega Federico Brizi, preannunciando la presentazione di un’interrogazione – nel corso del Consiglio comunale di oggi, lunedì 11 luglio – ha dichiarato a riguardo: “La situazione della viabilità in via Romagna è pesante. Abbiamo numerose segnalazioni di cittadini i quali evidenziano che, nelle ore di punta, occorrono anche venti minuti per percorrere qualche centinaio di metri. Si tratta di una delle arterie principali della città, nodo fondamentale per l'accesso a Terni da chi proviene da San Carlo e Terni Est. Tutto ciò è reso ancora più complicato con l'apertura di nuovi spazi commerciali e di varie attività di servizio”. 

Secondo Brizi: “Una situazione che si trascina da decenni e che vede anche la presenza, in parte, del traffico a servizio dell'area siderurgica. D'altronde l'insufficienza di Ponte D'Oro è nota da tempo. Rammento che nel Prg è previsto un potenziamento significativo delle infrastrutture viarie su via Breda, la cui realizzazione consentirebbe una fluidificazione del traffico e un alleggerimento su via Romagna e sull'intero quartiere di Borgo Bovio”.

L’annuncio del capogruppo: “Nella seduta del Consiglio comunale di Terni presenterò una interrogazione per sapere quali siano le intenzioni dell'amministrazione comunale per risolvere un problema che tocca da vicino la vita quotidiana dei residenti e di tutti gli automobilisti che sono costretti ad utilizzare questa arteria in entrata e uscita da Terni”. Le richieste: “Sapere se esistono progetti in corso, finanziamenti disponibili e se altrimenti la amministrazione intenda utilizzare i fondi del Pnrr o avviare partnership con soggetti privati”.