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Idrogeno, Federmanager: “La Regione snobba Terni preferendo Gualdo Cattaneo”

Il gruppo presenta gli argomenti da affrontare nel convegno in programma mercoledì 17: “Bene il progetto Hydra, la città dell’acciaio ha una storia antica”

“Perché la Regione ha indicato Gualdo Cattaneo come hub regionale per l’idrogeno e non Terni?”. E’ quanto sottolinea Federmanager Terni, lanciando uno degli argomenti che verranno affrontati nella tavola rotonda organizzata mercoledì 13 alle 17 all'Hotel de Paris.  

“L’idrogeno è una fonte energetica neutra rispetto alla emergenza climatica, avente, perciò, una eccezionale prospettiva di sviluppo. Si punta ormai in molti paesi, come la Germania, sull’idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili. L’Italia, invece, non sembra altrettanto convinta d’imboccare questa strada che conduce ad un domani sostenibile. In Umbria qualcosa si sta muovendo, ma non in senso favorevole alla nostra città. In questo caso, il pericolo viene da vicino, dalla Regione che, nell’ambito del PNRR regionale adottato, praticamente, senza una reale partecipazione dei territori, ha deciso di indicare come hub regionale dell’idrogeno, cioè una piattaforma cruciale per la produzione e la ricerca sull’energia del futuro, la località di Gualdo Cattaneo, dove è presente un centrale Enel da riconvertire. Terni, invece, vanta una storia di quasi 100 anni nella produzione dell’idrogeno; ma questa storia peculiare del ternano è stata del tutto ignorata. Terni, vanta, inoltre, un bagaglio di progetti di produzione e distribuzione territoriale dell’idrogeno, che risalgono a 40 anni fa, ed infrastrutture esistenti, come un idrogenodotto da Nera Montoro a Terni; a tutto ciò, oggi, si aggiunge il progetto Hydra, per un impiego dell’idrogeno a supporto della mobilità pulita. Nella conca ternana, inoltre, sono abbondanti fonti di energia rinnovabile, sia con lo storico idroelettrico, sia con il più recente fotovoltaico; fonti, per le quali è pensabile, pur in una logica di rete, un utilizzo finalizzato alla produzione di idrogeno verde. Anche il ritorno in casa Enel della Centrale di Galleto, potrebbe offrire l’opportunità di un impiego della energia idroelettrica prodotta, per “fare” idrogeno. A tali opportunità evidenti si potrebbe aggiungere la disponibilità, presso gli impianti di Ast, di rilevanti cascami termici, inutilizzati, che potrebbero trovare impiego per la produzione di energia finalizzata all’idrogeno”. 

Tutti argomenti che saranno affrontati nell’ambito del Festival nazionale dello sviluppo sostenibile 2021, nella tavola rotonda tra esperti dei sistemi energetici, su iniziativa di Federmanager Terni e delle Associazioni “ Pensare il domani “ e “Cittadini liberi”. L’iniziativa avrà luogo all’Hotel de Paris, mercoledì 13 ottobre alle 17. Parteciperanno, in particolare, Augusto Magliochetti, Paolo Ricci, Giorgio Maurini, ed il professor Cotana, esperto nazionale in materia.


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