Fermati con la macchina carica di merce “sospetta”, la polizia li allontana: per tre anni non potranno tornare a Terni
Controlli della polizia sul territorio. Esce dal carcere dopo sei anni, rifiuta il rimpatrio e agli agenti dice: ho ingoiato una lametta. Ma era tutto falso
Quando li hanno fermati, dal terminale è venuta fuori una sfilza di precedenti. Furto, taccheggio, invasione di terreni ed edifici. Insomma, un controllo ancora più approfondito ci stava tutto. E infatti, il fiuto degli agenti della squadra volante della questura di Terni non ha sbagliato.
Un cittadino tunisino di 35 anni, scarcerato per fine pena dal casa circondariale di Terni dove aveva passato gli ultimi 6 anni per reati di droga, è stato invece accompagnato dalla polizia di Stato al Cie – Centro di identificazione ed espulsione - di Ponte Galeria, Roma, in attesa del primo volo utile per il suo Paese di origine. L’uomo ha tentato fino all’ultimo di evitare di essere rimpatriato, tanto da affermare agli agenti dell’ufficio immigrazione della questura ternana, di avere ingerito una lametta durante la procedura dell’allontanamento. Nonostante gli operatori fossero più che certi che la cosa non poteva essere avvenuta data la stretta sorveglianza a cui l’uomo era stato sottoposto, lo hanno comunque accompagnato in ospedale per un esame radiografico, che ha dato naturalmente esito negativo.