Incidenti stradali

“Nessuna pena colmerà il mio dolore, ma una condanna a 4 anni svuoterebbe di senso ogni mia battaglia”

Schianto mortale in galleria a Sant’Anatolia di Narco, la lettera di mamma Rezana: “Sono una madre che da tre anni ha perso suo figlio in un solo attimo. Un attimo che per me è divenuto un tempo di interminabile, infinito dolore”

I manifesti affissi da Rezana Duka

È in programma giovedì 14 luglio una nuova udienza del processo per la morte di Nikola Duka, il 21enne ucciso sulla strada il 14 marzo del 2019 nella galleria Forca di Cerro a Sant’Anatolia di Narco. Per la morte del ragazzo è imputato un altro giovane, accusato di omicidio stradale: secondo la ricostruzione dell’accusa, la sua Volvo avrebbe invaso l’altra corsia, schiantandosi frontalmente contro la Lancia Y di Nikola. I successivi accertamenti evidenziarono anche un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti. Riceviamo e pubblichiamo una lettera della madre di Nikola, Rezana Duka.

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Sono Rezana Duka, sono una madre che da tre anni ha perso suo figlio in un solo attimo. Un attimo che per me è divenuto un tempo di interminabile, infinito dolore. Lotto contro questa sofferenza indescrivibile cercando di tenere vivo il ricordo di Nikola come monito per i giovani, e non solo, a tenere alta l’attenzione sulla sicurezza stradale.

Cerco di far comprendere ai ragazzi che ogni volta che salgono in macchina stanchi, assonnati o peggio ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti, non mettono a repentaglio solo la propria vita, ma anche quella di poveri innocenti.

Ma questo non basta, voglio anche giustizia per Nikola e pene certe ed adeguate per chi ha sbagliato, che possano essere anche un deterrente efficace contro la superficialità e l’incoscienza di chi non rispetta le regole.

Nessuna pena sarà in grado di colmare il dolore della mia perdita, ma una pena di 4 anni, come richiesta dall’imputato, svuoterebbe di senso ogni mia battaglia e renderebbe la mia sofferenza ancor più insopportabile.

Mi auguro che di tutto ciò possa tener conto il giudice che il prossimo 14 luglio si pronuncerà sul patteggiamento.


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