Cronaca

L’autovelox di via Lessini continua a colpire: 30 euro di multa per un chilometro oltre il limite

Avvocato romano “pizzicato” alle porte di Terni: “Mi sembra assurdo, pronto ad arrivare fino alle corti di giustizia europee. Ci sarebbe anche da valutare il corretto funzionamento di quell’apparecchio”

L'autovelox in via Lessini

L’autovelox di via Lessini a Terni continua a colpire. Stavolta, a finire nel mirino dell’apparecchio che da giugno 2021 tiene d’occhio l’accesso alla città, è finito un noto avvocato romano. È la mattina del 13 agosto 2022, ore 8.25. “Sinceramente, non ricordo di essere mai passato per quella strada”, commenta Giacomo Marini. Che, oltre ad avere seguito numerosi casi in città relativi a droga e maltrattamenti in famiglia, adesso promette battaglia contro quella che ritiene una “assurdità”.

Il verbale rileva infatti che il professionista stava viaggiando a bordo della sua vettura ad una velocità “individuata in 61 chilometri orari” e che “eccede di 1,00 km/h il limite massimo imposto”, al netto della riduzione prevista. Perché la velocità effettiva rilevata è stata di 66 km/h a fronte di un limite di 60.

Tutto questo, ha un costo: 29,40 euro se il pagamento della sanzione avviene entro cinque giorni dalla notifica, che salgono a 42 entro i due mesi, “più eventuali spese”.

Il problema però del “quanto” c’è da pagare, non si pone, perché Marini è intenzionato a dare battaglia. “Sicuramente presenterò ricorso al prefetto di Terni e ancora al giudice di pace, fino al tribunale ordinario e se ce ne fosse bisogno anche alle corti di giustizia europee. Questo è un accanimento contro i cittadini, gli automobilisti, contro chiunque”.

E non è finita qui. L’autovelox di via Lessini è ormai “famigerato”: nei suoi primi sei mesi di vita - da giugno a dicembre 2021 - ha sfornato qualcosa come 40mila multe, andando a dare una sostanziosa mano alle casse di Palazzo Spada. E appunto Marini riflette: “Sto valutando anche la costituzione di un comitato per verificare l'effettiva regolarità del funzionamento di quell’apparecchio e, di conseguenza, delle multe ha prodotto”.


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