Cronaca

Rapina “lampo” al supermercato, in appello arriva lo sconto di pena per la banda

In quaranta secondi svaligiarono l’Emi di via Di Vittorio a Terni, incastrati da telecamere e arrestati: la decisione della corte

Un momento della rapina

Erano entrati all’Emi di via Di Vittorio a Terni alle 15.01 e 48 secondi del 10 marzo 2020. Uscirono circa 40 secondi dopo, alle 15.02 e 26 secondi, con in tasca un bottino da circa 1.600 euro. Misero a segno la rapina incappucciati, uno con la pistola in pugno mentre l’altro era saltato sopra una delle casse, minacciando e colpendo il commesso del supermercato per poi farsi consegnare i soldi.

Per quel colpo, qualche settimana più tardi, finirono in manette tre fratelli calabresi, residenti in città. Gli uomini della terza sezione antirapina della squadra mobile di Terni arrivarono sulle loro tracce dopo avere individuato l’auto usata per la fuga dal supermercato, una Autobianchi Y10 vecchio modello, risultata rubata pochi giorni prima del colpo nelle vicinanze del negozio. A loro carico, anche dei passamontagna trovati nella casa di uno di loro, dove gli investigatori avevano trovato anche 650 grammi di marijuana.

In primo grado erano stati condannati a 8, 7 e 6 dal gip del Tribunale di Terni. La corte d’appello ha ridotto le pene a 6, 5 e 4 anni. Per l’avvocato Francesco Mattiangeli, che assiste gli imputati assieme all’avvocato Daniela Paccoi, la vicenda arriverà fino alla Cassazione.


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