Cronaca

Buche, strisce “fantasma” e slalom fra le auto: la dura vita dei pedoni sulle strade di Terni

Sono 76 le denunce arrivate a Palazzo Spada nel 2021 per lesioni e danni che sarebbero stati provocati dai dissesti stradali. In città c’è un investimento ogni dieci giorni. Un episodio su tre a causa della segnaletica sbiadita

Attraversamento pedonale in via Bramante

“Ma si ferma per farci passare? Sicuri che siamo a Terni?”. Girare a piedi per le strade della città è un’avventura, che molto spesso non ha un lieto fine. Colpa di buche, segnaletica “fantasma”, auto posteggiate un po’ ovunque. E che, di fronte ad un attraversamento pedonale, fanno un po’ di tutto tranne che rispettare il codice della strada e il buon senso. Tranne qualche (rara) eccezione.

Via Aleardi, via Bramante – nonostante quest’ultimo sia un punto nevralgico per i servizi agli utenti – strada delle Campore, l’area attorno al cimitero di Terni, via Matin Luther King.

Ma la mappa è solo parziale, mentre i disagi sono numerosi. E spesso sfociano anche in dispute giudiziarie. Secondo i dati raccolti nel report 2021 sul controllo di gestione effettuato dal Comune di Terni, lo scorso anno i sinistri denunciati sono stati complessivamente 95. L’anno con il numero maggiore di sinistri denunciati è stato il 2018 con 127 denunce, seguito dal 2017 (107). Il 2021 ha superato il dato del 2019 (95 a 94) mentre il 2020 - probabilmente, anche in conseguenza di lockdown e zone rosse - è stato l’anno più sicuro con “solo” 69 denunce.

La relazione ribadisce che il dissesto stradale (buche e tombini) “si conferma la principale causa delle denunce per lesioni e danni materiali, raggiungendo l’80% dei sinistri denunciati, in aumento rispetto agli anni 2019 (73,40% dei sinistri denunciati) e 2020 (65,22% dei sinistri denunciati). Il restante 20% dei sinistri risulta provocato da alberature, animali selvatici, lesioni riportate sui sentieri della cascata delle Marmore. Con riferimento alle lesioni/danni da alberature, pari al 7,37% dei sinistri, si osserva un calo rilevante rispetto al 2020, anno in cui le alberature sono state la causa del 27,54% dei sinistri denunciati”.

In particolare, i sinistri per lesioni e danni materiali per dissesto stradale (buche e tombini) sono stati 76 nel 2021: in 32 casi sono state denunciate anche lesioni mentre i sinistri per danni materiali sono stati 44. Lesioni e danni materiali da alberature hanno provocato 7 sinistri (solo danni materiali), mentre 3 sono state le denunce per lesioni derivate da incidenti lungo i sentieri della cascata delle Marmore e 2 i sinistri per danni materiali provocati da animali selvatici. Il dato relativo ai sinistri per strade dissestate (76) è in aumento rispetto ai 69 del 2019 e ai 45 del 2020, ma in flessione rispetto a quota 103 raggiunta nel 2018.

Nei mesi scorsi, abbiamo invece pubblicato una interessante statistica realizzata da Christian Armadori che, raccogliendo una significativa quantità di dati, ha verificato come negli ultimi sette anni a Terni siano state investite 222 persone: una ogni 10,96 giorni. “Almeno 67 di questi incidenti – spiegava Armadori - si sarebbero verificati sulle strisce pedonali: il numero potrebbe essere maggiore, ma non sempre gli articoli da me indagati riportavano i dettagli esatti. Delle persone investite, 31 erano in sella a una bici. Nello stesso arco temporale, 8 sono stati i decessi. Le ultime vittime sono state le due cittadine cinesi di 56 e 54 anni investite il 30 luglio scorso in via Cesare Battisti. Delle due sfortunate sono state comunicate solo le iniziali. A parte il caso di un ciclista ucciso nel 2018 lungo la strada Marattana, tutte le persone decedute sono state travolte sugli attraversamenti pedonali”.


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