Pitbull con lesioni e cicatrici, l’ombra di combattimenti e scommesse clandestine
Quattro cani prigionieri in gabbie senz’acqua e cibo, soltanto uno aveva il microchip. Le indagini dopo la scoperta di carabinieri forestali e guardie del Wwf
È al momento soltanto un’ipotesi investigativa. Suggestiva, sicuramente. Difficile da dimostrare. Però, gli elementi che spingono le guardie zoofile del Wwf ad adombrare la possibilità di combattimenti e scommesse clandestine ci sono. Quattro cani, tenuti prigionieri in una baraccopoli scoperta nella zona di Terni nord. Chiusi in gabbia e legati con catene di poco più di un metro, senza acqua e cibo e con vistose cicatrici e lesioni recenti.
“Dimostrare o ancora di più intervenire per cogliere in flagrante i responsabili di questi episodi è molto complicato: gli organizzatori sono molto abili, probabilmente scelgono posti ben nascosti e si avvalgono di vedette che al minimo rischio, lanciano segnali in grado di far scomparire tutto in un attimo”.
La parola spetta dunque agli investigatori che dovranno chiarire se gli elementi raccolti, effettivamente, siano tessere di un puzzle che porta verso queste conclusioni. Oppure, molto più semplicemente, quello scoperto è soltanto un – gravissimo - caso di maltrattamento.
Il business della droga potrebbe avere come appendice i combattimenti – e le scommesse – ossia dei canali attraverso i quali regolare i conti eventualmente aperti con lo smercio di droga.
È probabilmente da escludere che la baraccopoli scoperta da carabinieri e Wwf sia stato un ricovero per cani date le pessime condizioni in cui gli animali erano tenuti. Va dunque chiarito quanti cani siano passati per quelle gabbie, quali animali siano stati ospitati e soprattutto perché. “Lecito quindi chiedersi e porsi delle domande – dicono dal Wwf - a cui dovranno ora arrivare delle risposte congrue”.