Economia

Acque minerali Sangemini: “Necessario un incontro con la proprietà. Convocare un tavolo istituzionale”

Si è svolta nella location del teatro comunale di San Gemini l’assemblea convocata dal primo cittadino delle acque minerali Luciano Clementella

foto assemblea

Necessario un incontro con la proprietà di Acque Minerali d’Italia e convocare, quanto prima, tavoli istituzionali. La trattativa deve essere sia a livello nazionale, sia regionale, perché le concessioni sono locali. E’ quanto emerso dall’assemblea che si è tenuta al teatro comunale di Sangemini, convocata dal sindaco Luciano Clementella. Sala gremita, con i parlamentari Grimani, Nevi e Santamartini, i segretari regionali di Fai, Flai, Uila, i sindaci di Montecastrilli e Acquasparta.

E’ stato chiesto, nei vari interventi, che le istituzioni prestino la massima attenzione alla situazione per difendere l’occupazione ed è tempo che la proprietà esca allo scoperto. I lavoratori non possono essere penalizzati, perché sono gli unici ad aver fatto sacrifici e non possono essere merce di scambio. Oggi i lavoratori della Sangemini hanno incrociato le braccia per due ore e partecipato all’iniziativa. Intanto stanno per scadere i dieci giorni di tempo richiesti dalla proprietà del gruppo Acque Minerali d’Italia, per portare a conclusione il percorso già avviato in esito alle possibili operazioni societarie di alcuni asset del gruppo.

Raffaele Nevi: “Sangemini marchio storico”

“Ho partecipato al Consiglio comunale aperto convocato dal Sindaco di San Gemini sulla situazione dell'azienda Acque Minerali d'Italia che interessa i siti produttivi locali. Il marchio "Sangemini" è uno di quelli storici, la cui qualità è ampiamente riconosciuta e la cui incidenza sull'economia va ben oltre il confine locale. Ho sottolineato che ritengo fondamentale l'impegno di tutti, istituzioni, politica, sindacati per definire una linea d'azione condivisa e fare in modo che ci sia chiarezza sul futuro dell'attività di questo importante sito produttivo e dei suoi lavoratori. Per questo credo - afferma il deputato di Forza Italia Raffaele Nevi - sia fondamentale il coinvolgimento del Governo nazionale affinché intervenga su questa delicata vicenda, anche attraverso un'opera di moral suasion nei confronti della proprietà, per avere le risposte che il territorio e i lavoratori di questa azienda aspettano”

Alessandro Gentiletti: "Azioni concrete a difesa e sostegno di un marchio"

"Credo che l''amministrazione comunale di Terni abbia il dovere di giocare un ruolo meno marginale e più incisivo nelle vertenze che riguardano tutto il nostro territorio - afferma in una nota il capogruppo di Senso Civico Alessandro Gentiletti - Penso che sia nostro dovere sostenere i Comuni limitrofi ed essere il motore ed il punto di forza, anche politico, dell'intera area. Purtroppo ad oggi non è così. Della vicenda dello stabilimento dell'acqua Sangemini mi ferisce soprattutto questo, il ruolo che non sta giocando la nostra città, che dovrebbe essere in prima linea, con azioni concrete, a difesa e sostegno di un marchio e di un sito produttivo così importante"