Economia

Niente plastiche, imballaggi e casse per il pagamento: ecco VivoGreen, apre a Terni il negozio del futuro

Domani in vico San Procolo l’inaugurazione del market sviluppato dagli studenti dell’Itt Allievi-Sangallo in collaborazione con altre scuole superiori della città. Ecco come funziona

La spesa del futuro: sostenibile, veloce, di qualità. E che riesce anche a garantire un rimborso Tari ai propri clienti. Si chiama VivoGreen e aprirà i battenti domani a Terni, in vico San Procolo. Un market a consumo zero di rifiuti, che valorizza i prodotti locali e che fa della tecnologia un elemento fondamentale.

In questo market sarà possibile acquistare vari prodotti nella quantità necessaria a soddisfare le necessità dei fruitori portando a casa imballaggi in MaterBI, bioplastica completamente biodegradabile e compostabile, o vetro. Grazie a questa idea originale e avveniristica, quindi, l’unico rifiuto prodotto sarà la frazione umida in quanto il vetro con etichette Rfid verrà riutilizzato infinite volte.

L’aspetto green del progetto si unisce all’idea di ridurre i tempi di acquisto evitando lunghe code alle casse perché queste non sono previste nel negozio futuristico. Tramite una app scaricata sul proprio smartphone sarà possibile acquistare online e ritirare direttamente al Vivogreen drive gli ordini effettuati.

Oppure, si potranno scegliere i prodotti esposti sugli scaffali negli oltre 700 metri quadrati del negozio o ancora farseli servire al banco, metterli in borsa e varcare il gate dell’uscita che attraverso la tecnologia Rfid, identifica in pochi istanti ogni prodotto scelto e ne addebita il costo sulla carta di credito inserita al momento della registrazione (online o direttamente in negozio).

VivoGreen nasce dall’idea di Davide Milani, professore dell’Itt Allievi-Sangallo di Terni: il progetto didattico è poi stato sviluppato insieme ad alcune scuole superiori di Terni, ossia l’Istituto alberghiero Casagrande, il liceo artistico Metelli, il liceo classico Tacito e l’Ipsia Pertini.

Nexi ha realizzato l’infrastruttura tecnologica che consente questo processo d’acquisto e pagamento chiamato “invisible payments”. L’identificazione dei prodotti acquistati dal cliente e la procedura di addebito, infatti, vengono gestiti da XPay, il gateway di pagamento della paytech delle banche.

Aspetto di rileivo è anche quello legato al rimborso Tari. Un algoritmo calcola quanto vetro e altri contenitori vengono “resi” in negozio: più sono e maggiore è il rimborso della Tari, seguendo la filosofia del “meno inquino, meno pago”.

Tra gli obiettivi di VivoGreen c’è anche quello di creare occupazione e devolvere parte degli utili in borse di studio agli istituti coinvolti “nella concretizzazione del progetto favorendo una cultura d’impresa nei giovani allievi”.


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