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“Gigi Proietti sul palcoscenico dell’Umbria”, un libro per raccontare le radici del grande artista

Il volume scritto da Mara Quadraccia ed edito da Gambini sarà presentato domani ad Amelia. “A Roma sono nato io… ma Porchiano del Monte fa parte delle cose tenere della mia vita”

Ogni luogo ha una sua anima, uno “spirito” che, inevitabilmente, s'imprime in coloro che nascono o crescono in quella determinata terra. Questo Genius Loci – così lo chiamavano i latini – vive in noi, quasi fosse un “vizio”, un richiamo ancestrale che ci accompagna per tutta la vita.

“Ho il vizio dell'Umbria – disse in un’intervista Gigi Proietti - A Roma sono nato io… ma Porchiano del Monte, l’Umbria fanno parte delle cose tenere della mia vita”.

Il suggestivo borgo dell’Amerino è infatti la terra natale dei genitori dell’artista. Qui ha trascorso lunghi periodi sin da piccolissimo. Rifugio dai pericoli dei bombardamenti durante la guerra e oasi fuori dal tempo in cui ritemprarsi dal caos e dallo stress della Capitale negli anni a seguire.

Bon refuge, quindi, ma anche terra d’ispirazione. Come si evince dalle pagine del libro, Proietti considerava, infatti, Porchiano un palcoscenico naturale sul quale ogni personaggio recitava la sua parte, come in una commedia: il postino, il prete, la fornaia, il dottore, il maestro... con i vicoli e le botteghe a fare da scenografia. Un ambiente in cui le difficoltà della vita venivano superate con la forza dell’ironia.

C’è chi sostiene che si mantengano i doni ricevuti solo ridonandoli agli altri. Ed infatti Proietti all’Umbria ha restituito molto attraverso la sua arte. Memorabili le sue performance a Todi, Perugia, allo Spoleto Festival, a Città di Castello, Orvieto, Amelia, Narni, Gubbio e al Premio San Valentino a Terni.

“Sono soddisfatta di aver portato alla luce questo libro che racconta di Gigi e la sua amata Umbria, terra di origine di suo padre. Il mio lavoro – spiega Mara Quadraccia, docente di lingue e guida turistica - è stato quello di ricostruire, grazie alle testimonianze dei famigliari, dei suoi amici e dei diversi personaggi umbri che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, l’autenticità di un uomo generoso e di un artista geniale”.

Il volume, edito da Gambini editore, verrà presentato mercoledì 15 settembre, alle16.30 ad Amelia. All'incontro, moderato da Edoardo D’Angelo, docente dell’Università di Napoli, interverranno, oltre all’autrice, Roberto Amati, storico e scrittore, Cristina Ranucci della pro loco di Porchiano del Monte e l’editore Isabella Gambini.

“Questo libro nasce dal vivo desiderio di rendere omaggio ad un attore che ho molto amato e alla terra che ha dato i natali a suo padre, Porchiano del Monte.  La vicenda biografica di un grande personaggio, – ha aggiunto l’editore - passa anche attraverso l’impatto che i luoghi dell’infanzia e della giovinezza hanno avuto sulla sua formazione personale; e mi piace pensare che Gigi Proietti, che diceva di avere il vizio dell’Umbria, avrebbe apprezzato questa incursione narrativa”.


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