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Nuova carta dei diritti della bambina, la presenta l'associazione Fidapa

La sezione di Terni della Fidapa presenta la Carta dei diritti della Bambina. Martedì 4 dicembre 2018, alle  17,00, al circolo 'Il Drago' di Terni la presidente della sezione di Terni della Fidapa Bpw Italy Maria Rita Chiassai, alla presenza di autorità, distrettuali e nazionali del Distretto centro della Fidapa e degli assessori alle pari opportunità del Comune di Terni e della Regione Umbria presenterà la Carta dei Diritti della Bambina e ne chiederà l'adozione agli Enti locali.

Sarà presente Laura Guercio, segretario generale del Comitato Interministeriale Esteri per i diritti umani (Cidu); rappresentante  italiano presso l'Agenzia italiana per i diritti umani fondamentali a Vienna.

Il Cidu

Istituto 40 anni fa, nel 1978, il cidu svolge  un sistematico esame degli obblighi assunti dall’Italia in esecuzione dei numerosi accordi e convenzioni adottati sul piano internazionale nella materia della protezione e promozione dei diritti umani, attraverso il coordinamento dei Ministeri, Amministrazioni ed Enti che a vario titolo si occupano delle tematiche dei diritti umani e l'intervento di Laura Guercio sarà di grande supporto per l'adozione della Carta.

Questa è stata approvata al Congresso della Bpw Europa nel 1997 ma è divenuta operativa dopo l'approvazione, all'unanimità, delle presidenti europee avvenuta il 30 /09/2016; tutte le sezioni della Fidapa Bpw Italy si sono impegnate a presentarla ai Comuni e alle Regioni perchè venga adottata quanto prima.

La nuova Carta dei Diritti della Bambina

Ogni bambina ha il diritto:

Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.

Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.

Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.

Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.

Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.

Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.

Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.

Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.

Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.


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