Politica

“Ma quale Frecciarossa, meglio una metro di superficie Terni-Roma”

Alta velocità, il fuori schema di Brizi: questo è un obiettivo concreto e perseguibile, non come la fermata ad Orte

Il fuori schema che “spacca” il dibattito sull’alta velocità porta la firma di Federico Brizi: niente fermate del Frecciarossa a Orte o a Terni, quello che serve è una metropolitana di superficie.

Nel bel mezzo del dibattito che coinvolge Regione, deputati, consiglieri regionali e comunali divisi su due fronti (fermata dell’alta velocità allo scalo laziale di Orte oppure direttamente nella città dell’acciaio) si inserisce il consigliere comunale del gruppo misto: “Sui trasporti ferroviari occorre intensificare il rapporto tra Terni e Roma. È su questo fronte che occorre lavorare, per dar luogo a una sorta di metropolitana di superficie che in trenta minuti porti dal centro di Terni a Roma Tiburtina, dove poter accedere anche ai servizi di alta velocità. Occorre essere concreti, questo è uno obiettivo concreto, perseguibile mentre la fermata ad Orte del Frecciarossa è auspicabile ma obiettivamente difficile da raggiungere, con un continuo rimpallo di responsabilità tra Trenitalia e le regioni interessate. Una polemica di lungo tempo, mentre in altre situazioni analoghe, come quella di Perugia-Chiusi, si è arrivati a una decisione pratica senza tanti dibattiti”.

Piuttosto dunque che perdersi in sterili diatribe, “Terni deve puntare su un trasporto ferroviario di qualità - sostiene Brizi - utilizzando materiale rotabile di ultima generazione, che deve andare a sostituire carrozze e locomotori non più al passo delle esigenze dell’utenza”. E come esempio Brizi cita “il treno delle 6.57 per Roma Tiburtina, ritorno 21.30 a Terni, che pochi prendono anche per la sua fatiscenza, non essendo in grado di essere concorrenziale con gli altri servizi”.


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