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Ore 11.47, scoppia la bomba: le immagini dell’esplosione, evacuate circa 2.400 persone

Orvieto, terminate le operazioni per la rimozione dell’ordigno ritrovato nei pressi del fiume Paglia

È stata fatta brillare alle 11.47 di oggi, domenica 20 novembre, dai genieri del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna) al comando del tenente colonnello Franco Falasca nella cava in località Pian d’Ischia nel territorio del Comune di Orvieto, la bomba d’aereo di fabbricazione americana (peso 500 libbre, 114 cm di lunghezza per 36 centimetri di diametro contenente 120 kg di esplosivo) risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuta lo scorso 27 ottobre durante i lavori di sistemazione dell’alveo del fiume Paglia nei pressi del ponte dell’Adunata che collega i due grandi quartieri di Orvieto scalo e Ciconia a valle della Rupe.

Le fasi dell’emergenza sono state coordinate dal prefetto di Terni, Giovanni Bruno, e dal viceprefetto vicario, Luca Iervolino, presso la sala operativa della protezione civile a Fontanelle di Bardano, alla presenza del questore di Terni, Bruno Failla, del sindaco, Roberta Tardani, del coordinatore del servizio di protezione civile di Orvieto, Luca Gnagnarini, del responsabile tecnico della funzione associata di protezione civile, Gian Paolo Pollini, del dirigente della polizia locale, Alessandra Pirro e del dottor Massimo Marchino, direttore del distretto sanitario di Orvieto/Usl Umbria 2 e del dottor Cesare Magistrato, delegato del servizio 118.

Già dalle 9.15 al termine della delicata fase del despolettamento era stata riaperta la circolazione sull’Autostrada del Sole tra i caselli di Orvieto e Orte e riattivato il traffico ferroviario sulla linea “lenta” della Roma-Firenze e sulla Direttissima, che erano stati bloccati per consentire le operazioni di disinnesco e brillamento della bomba.

Alle operazioni hanno partecipato 150 volontari, mentre l’evacuazione ha interessato circa 2.400 residenti nel popoloso quartiere ai piedi della Rupe.

“Ringrazio la Regione, la Provincia, i sindaci, le forze dell’ordine, i volontari della protezione civile e tutti gli enti e le strutture che hanno collaborato alle attività di bonifica, per il grande lavoro svolto in questi giorni per garantire il buon esito delle operazioni. Ringrazio, inoltre, per la disponibilità offerta, i proprietari della cava ove si è proceduto alle operazioni di brillamento. Un apprezzamento particolare va ai militari dell’esercito, costantemente impegnati sul territorio nazionale per la bonifica da ordigni inesplosi, i quali anche in questa occasione hanno dato prova di una grande professionalità tecnica e operativa” ha detto il prefetto, Giovanni Bruno, al termine dei lavori di rimozione e brillamento dell’ordigno.

“Desidero esprimere un sincero ringraziamento per il brillante successo delle operazioni e per la perizia e competenza di tutti i soggetti ed istituzioni coinvolti – commenta il sindaco, Roberta Tardani – in primis ai genieri del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore e al loro comandante che da giorni hanno pianificato la delicata operazione, monitorando la situazione dell’ordigno specie nelle ultime ore di forti piogge con interventi finalizzati a non comprometterne la posizione. Grazie al prefetto di Terni e ai funzionari della prefettura che hanno seguito la pianificazione dell’operazione già dall’inizia e sino alle fasi odierne. Grazie al questore di Terni, a tutte le forze dell’ordine e alla polizia locale che hanno agevolato l’evacuazione dei concittadini di Orvieto scalo e Ciconia residenti nel raggio dove era stato rinvenuto l’ordigno; e ancora, grazie ai tecnici del servizio comunale e della funzione associata di protezione civile dell’Orvietano e a tutti i volontari che hanno partecipato alle operazioni con competenza e dedizione; grazie a tutto il personale socio-sanitario e alla croce rossa allertati per ogni evenienza e grazie di cuore, infine, ai circa 2.400 cittadini che da giorni si sono preparati ad un avvenimento che scombinava il loro vivere quotidiano. A partire dall’amministrazione comunale, ogni istituzione, ente ed azienda di servizi è stato fatto ogni sforzo per alleviare i loro comprensibili disagi, ma la loro collaborazione è stata determinante, matura e preziosa per affrontare insieme anche questa esperienza”.


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