Narni

“Imu e Irpef restano al massimo, bocciata la nostra proposta di alzare la fascia di esenzione”

Narni, opposizione all’attacco dopo il voto in consiglio comunale sulle aliquote: “Avevamo proposto di rivedere al ribasso le cifre e dare un segnale concreto ai cittadini”

Il palazzo comunale di Narni

“La maggioranza ha approvato nuovamente tutte le aliquote Imu ed Irpef al massimo consentito dalla legge. Al tempo stesso ha bocciato la proposta della minoranza di alzare le fasce di esenzione”.

L'anno nuovo a Narni comincia con un duro attacco dell’opposizione alla giunta Lucarelli. I consiglieri Sergio Bruschini (FI), Rebecca Poggiani e Barbara Chiaramonti (Fd’I) e Gianni Daniele (Lega) condannano la decisione dell’esecutivo narnese. “Nell’ultima seduta del consiglio comunale - affermano dall’opposizione – sono state votate importanti delibere che traguardano le aliquote Imu ed Irpef, ovvero le tasse che dovranno pagare tutti i cittadini residenti nel comune di Narni. Ebbene, nel nostro territorio abbiamo un record rispetto a questo argomento: infatti, tutte le aliquote sia dell’Imu, che dell’Irpef, sono al livello massimo della loro applicazione. Fa sorridere - continuano i consiglieri di minoranza - l’affermazione dell’amministrazione quando nella relazione di presentazione della delibera in oggetto dice che ‘anche quest’anno le aliquote non saranno aumentate’: ovvio, sono già al massimo! Rispetto a ciò, avremmo voluto come minoranza, non votarle e fare invece un rinvio in commissione per confrontarci con gli uffici circa la praticabilità tecnica di una proposta che rivedesse al ribasso le cifre e dare un segnale concreto ai cittadini di un abbassamento della pressione fiscale, soprattutto in un periodo come l’attuale, gravato da enormi problemi economici. La proposta, al contrario, è stata bocciata dalla maggioranza che ha votato pedissequamente la delibera, mantenendo le cifra al massimo consentito, allegando solo un Odg, che vale quanto la classica foglia di fico, che, forse, solo in futuro, previa valutazione degli uffici, potrà presupporre una rivisitazione”.

“In relazione a questo - continuano i consiglieri di minoranza - abbiamo proposto noi, con un emendamento, la modifica alla compartecipazione della quota dell’Irpef formulando il parere di alzare per le diverse fasce di reddito la no tax area da 10.000 a 12.000 euro. Non c’è però stato nulla da fare. Nonostante da quanto detto dalla stessa dirigente i tempi per l’approvazione non fossero dirimenti, la maggioranza non ha voluto far mancare il suo regalo sotto l’albero e quindi lasciare, almeno per ora, tutte le aliquote al massimo e bocciare la nostra proposta che avrebbe portato un’attenzione ed una maggiore esenzione alle fasce di reddito più basse”.


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