Narni

“Puzze” a Narni, il comitato: “Nessuno ci ha ancora detto cosa abbiamo respirato in tutto questo tempo”

L’intervento dopo la diffida della Regione Umbria: “Serve un presidio costante che tenga sotto controllo la situazione per poter intervenire tempestivamente se si verifica una qualsiasi anomalia”

foto d'archivio

Si chiedono cosa hanno respirato negli ultimi anni. Ovvero se tutte quelle “puzze” che da anni si avvertono in un’ampia zona della vallata a sud di Narni, abbiano potuto, o meno, creare degli effetti negativi sulla loro salute. Il direttivo del comitato spontaneo ambiente e salute del basso Nera affida ad un nuovo comunicato le proprie preoccupazioni.

“Dopo le numerose e prolungate segnalazioni fatte da noi cittadini - si legge nella nota - e la diffida da parte della Regione all’azienda responsabile di emanare i cattivi odori nella nostra zona, siamo preoccupati non avendo ricevuto nessuna comunicazione rispetto a cosa abbiamo respirato in tutto questo tempo e se quello che abbiamo respirato possa aver causato dei danni alla nostra salute. Non comprendiamo come sia possibile nel 2023, con una tecnologia all’avanguardia, che più frazioni siano vittime di certe situazioni. La Regione, ente autorizzatorio per competenza, approvi una legge sulle emissioni odorigene con delle prescrizioni più restrittive per coloro che violano le norme. Ci viene il dubbio se gli Enti preposti ad effettuare i controlli Regione abbiano o meno la strumentazione adeguata per controllare e presidiare situazioni così complesse come quella che si è venuta a creare nella ex area industriale di Nera Montoro”.

“Dopo i numerosi eventi accaduti – prosegue la nota - che hanno portato alle varie diffide ed anche i numerosi incendi, crediamo che in zona ci sia bisogno di un un presidio h24, che tenga sotto controllo la situazione in modo da poter intervenire tempestivamente se si verifica una qualsiasi anomalia o problematica. Con la speranza che nei prossimi giorni qualcuno ci faccia avere notizie sulle emissioni di ciò che abbiamo respirato, vogliamo ricordare che quando si era formato un gruppo con all’interno l’amministrazione comunale, i responsabili delle aziende e i portavoce dei cittadini, esso è stato di grande aiuto per migliorare e velocizzare le comunicazioni”.

“Di sicuro, quindi, riteniamo sia necessario riattivare questo canale. I risultati raggiunti fino ad oggi nascono dal confronto continuo con l’amministrazione comunale attraverso il sindaco e l’assessore all’ambiente e la Regione che hanno dimostrato di voler risolvere le problematiche del territorio. Attendiamo fiduciosi il lavoro di indagine che la magistratura ha avviato in seguito al nostro esposto depositato alcuni mesi fa”.


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